Carlo Pignatelli Collezione 2015 - Credits |
L'abito dello sposo, invece, deve essere un grande abito, e la sua eleganza e bellezza devono farlo spiccare tra tutti gli altri uomini.
Ecco alcune regole da seguire per essere impeccabili:
Innanzi tutto, come sempre, gli sposi dovrebbero essere "abbinati" il più possibile, questo significa avere abiti della stessa eleganza, con dettagli in comune, come ad esempio una nota di colore, o dello stesso tessuto o stilista (in particolare per i VIP, tra tutti ricordiamo il matrimonio tra Victoria Adams e David Beckham).
4 luglio 1999 - Abiti di Vera Wang Credits |
L'abito da sposo classico è un tre pezzi, adatto in tutte le situazioni, e riutilizzabile anche in altre cerimonie. Il colore più indicato va dal blu scuro al nero, mentre è bandito il grigio chiaro!!!
La camicia è bianca e con le maniche chiuse ed impreziosite da gemelli. La cravatta classica, di solito in jacquard, può presentare piccolissime fantasie ma non deve essere mai esagerata.
Le scarpe sono nere e stringate, abbinate alla cintura, e le calze sono nere o grigie scure, in base all'abito, e assolutamente al ginocchio!!
Per matrimoni celebrati in mattinata o primo pomeriggio l'abito per eccellenza è il tight, e il bon ton richiede che esso venga indossato anche dal padre dello sposo, i testimoni e che il padre della sposa venga avvisato.
Fausto Sari Collezione 2015 - Credits |
La giacca ha due code arrotondate nella parte posteriore, ha un solo bottone sul davanti e di norma è di colore grigio molto scuro. I pantaloni, invece, sono dritti, senza risvolto e in tessuto classico.
Il gilet è in coordinato con la cravatta, normalmente una Plastron, anche se si può utilizzare una cravatta classica, basta che non sia scura.
L'abito può essere abbellito da gemelli (obbligatori), spillo per la cravatta e, perché no, anche da una Tuba grigia.
Negli ultimi anni ha preso piede anche l'uso del mezzo tight, soprattutto per gli sposi non molto alti, in quanto la forma del tight tende ad accorciare un fisico non altissimo. E' molto simile al tight classico, ma differisce dal suo fratello maggiore per l'assenza delle code nella giacca.
Mezzo tight - Credits Venice Sunset |
Il frac è consigliato solo nelle cerimonie serali, in quanto è un abito molto elegante. Per questo viene di solito utilizzato nelle cerimonie in location suggestive come i castelli.
Frac - Credits Lebole uomo |
La giacca è nera e ha le tipiche code a rondine, anche i pantaloni sono neri con ai lati due bande di raso. Il gilet ha massimo quattro bottoni, è bianco ed in seta, come il papillon, oppure possono essere realizzati in piquet di cotone pesante.
Per quanto riguarda camicia e calze ci si attiene alle regole generali, ma le scarpe devono essere tassativamente lucide in vernice.
L'abito, se indossato all'aperto, può essere arricchito dal classico cilindro.
L'ultimo abito elegante da uomo è lo smoking: esso non è indicato per uno sposo (né tanto meno per un invitato), ma lo si può utilizzare stando molto attenti alle regole, il rischio infatti è quello di essere scambiato per un cameriere.
Smoking - Credits |
La giacca è monopetto con un bottone (assolutamente bandito è il doppiopetto), è normalmente nero, ma può essere anche blu scuro o bianco. Il pantalone è nero o blu, non ha il risvolto, e ha una banda esterna di raso.
La camicia è bianca e va tassativamente abbinata ad un papillon, anche se ultimamente viene concessa la cravatta.
Queste ovviamente sono solo semplici regole generali, perché la fantasia degli stilisti non ha limite e spesso vanno proprio contro le norme del bon ton.
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Cleofe Finati by Archetipo - Collezione 2015 Credits |
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