Oggi vi presento una delle collezioni spose più famosa in Europa, parlo della spagnola "Aire Barcelona", marchio che, insieme a Pronovias, fa parte di Rosa Clarà. La famosa maison catalana che quest'anno ci regala abiti romantici, per lo più bianchi, capaci di far sognare ogni sposa, data la vastità dei modelli, ma rendendoli anche abbordabili dato che mantiene un ottimo rapporto qualità/prezzo.
domenica 26 ottobre 2014
domenica 19 ottobre 2014
mercoledì 8 ottobre 2014
Un matrimonio al profumo di lavanda
Sempre più spesso il filo conduttore del matrimonio è non solo un colore, ma un fiore o una pianta, in pieno stile "green". Tra questi molto in voga è l'uso della Lavanda, usata soprattutto per matrimoni shabby, in campagna o in masserie, dallo stile un po' country è un po' rustico.
La Lavanda è una pianta tipica della Provenza, famosa per il suo colore e il suo profumo. Il periodo della fioritura va circa da giugno a fine agosto, per cui è indicata per i matrimoni estivi, anche quelli in tarda stagione come settembre.
Viene scelta dalle spose non solo perché bella e profumata, ma anche per la sua capacità di resistere per tutto il giorno delle nozze, in quanto non è particolarmente delicata e non patisce, per il suo costo non troppo elevato e perché riesce a riempire la scena.
Il matrimonio alla lavanda, quindi, risulta una scelta vincente anche perché può essere declinato in tutti gli aspetti del giorno del matrimonio. Vediamoli insieme:
Scommetto che avevate già intuito, o avete fatto intuire ai vostri invitati, che il tema sarebbe stato quello della lavanda già a partire dalle partecipazioni, vero?
Credits |
Viene scelta dalle spose non solo perché bella e profumata, ma anche per la sua capacità di resistere per tutto il giorno delle nozze, in quanto non è particolarmente delicata e non patisce, per il suo costo non troppo elevato e perché riesce a riempire la scena.
Credits |
Il matrimonio alla lavanda, quindi, risulta una scelta vincente anche perché può essere declinato in tutti gli aspetti del giorno del matrimonio. Vediamoli insieme:
Scommetto che avevate già intuito, o avete fatto intuire ai vostri invitati, che il tema sarebbe stato quello della lavanda già a partire dalle partecipazioni, vero?
Credits |
Sicuramente la prima idea che viene in mente è il bouquet: esso può essere formato interamente da mazzi di lavanda, o intervallato da altri fiori, stando sempre attenti a mantenere l'armonia. Accostare, infatti, la lavanda a fiori eleganti e nobili come le calle, per esempio, risulterebbe un accostamento non omogeneo.
Credits |
Credits
|
La lavanda, inoltre, può essere utilizzata come decorazione floreale per la cerimonia, sia essa in chiesa o, per esempio, all'aria aperta.
Credits |
Credits |
Credits Credits E all'uscita della chiesa?? Come non usare la lavanda per incorniciare il momento più atteso della cerimonia dopo lo scambio degli anelli?? Aggiungete (o rimpiazzate) la lavanda al riso da tirare ed il gioco è fatto!!!
E avete visto che belle le bottoniere per lo sposo e i testimoni?? E le damigelle??
Passiamo al ricevimento! Neanche a dirlo gli addobbi, le decorazioni floreali e il tableau mariage saranno a base di lavanda, ma anche gli accessori possono ricordare il colore tipico della nostra pianta.
Il menù scritto sui toni della lavanda, accompagnato da un ramo di essa, come anche il segnaposto danno un tocco di classe in più.
Anche la wedding cake può ricordarci il nostro tema principale, grazie all'aggiunta del fiore o semplicemente all'uso del tono su tono del colore.
E per finire in bellezza?? Bomboniere che sanno assolutamente di lavanda, un guest book a tema e una bella confettata sui colori da noi scelti per l'intera giornata!!
Nuove idee sempre in aggiornamento sulla mia board di Pinterest cliccando qui |
martedì 30 settembre 2014
Piccola guida agli abiti per lo sposo: bon ton e regole generali
L'abito da sposo, spesso, passa in secondo piano rispetto a quello della donna. Purtroppo però, questo porta molti sposi a non scegliere con cura il loro abito, e il rischio è quello di ritrovarsi vestiti fin troppo simili ad alcuni invitati.
L'abito dello sposo, invece, deve essere un grande abito, e la sua eleganza e bellezza devono farlo spiccare tra tutti gli altri uomini.
Ecco alcune regole da seguire per essere impeccabili:
Innanzi tutto, come sempre, gli sposi dovrebbero essere "abbinati" il più possibile, questo significa avere abiti della stessa eleganza, con dettagli in comune, come ad esempio una nota di colore, o dello stesso tessuto o stilista (in particolare per i VIP, tra tutti ricordiamo il matrimonio tra Victoria Adams e David Beckham).
L'abito da sposo classico è un tre pezzi, adatto in tutte le situazioni, e riutilizzabile anche in altre cerimonie. Il colore più indicato va dal blu scuro al nero, mentre è bandito il grigio chiaro!!!
La camicia è bianca e con le maniche chiuse ed impreziosite da gemelli. La cravatta classica, di solito in jacquard, può presentare piccolissime fantasie ma non deve essere mai esagerata.
Le scarpe sono nere e stringate, abbinate alla cintura, e le calze sono nere o grigie scure, in base all'abito, e assolutamente al ginocchio!!
Per matrimoni celebrati in mattinata o primo pomeriggio l'abito per eccellenza è il tight, e il bon ton richiede che esso venga indossato anche dal padre dello sposo, i testimoni e che il padre della sposa venga avvisato.
La giacca ha due code arrotondate nella parte posteriore, ha un solo bottone sul davanti e di norma è di colore grigio molto scuro. I pantaloni, invece, sono dritti, senza risvolto e in tessuto classico.
Il gilet è in coordinato con la cravatta, normalmente una Plastron, anche se si può utilizzare una cravatta classica, basta che non sia scura.
L'abito può essere abbellito da gemelli (obbligatori), spillo per la cravatta e, perché no, anche da una Tuba grigia.
Negli ultimi anni ha preso piede anche l'uso del mezzo tight, soprattutto per gli sposi non molto alti, in quanto la forma del tight tende ad accorciare un fisico non altissimo. E' molto simile al tight classico, ma differisce dal suo fratello maggiore per l'assenza delle code nella giacca.
Il frac è consigliato solo nelle cerimonie serali, in quanto è un abito molto elegante. Per questo viene di solito utilizzato nelle cerimonie in location suggestive come i castelli.
La giacca è nera e ha le tipiche code a rondine, anche i pantaloni sono neri con ai lati due bande di raso. Il gilet ha massimo quattro bottoni, è bianco ed in seta, come il papillon, oppure possono essere realizzati in piquet di cotone pesante.
Per quanto riguarda camicia e calze ci si attiene alle regole generali, ma le scarpe devono essere tassativamente lucide in vernice.
L'abito, se indossato all'aperto, può essere arricchito dal classico cilindro.
L'ultimo abito elegante da uomo è lo smoking: esso non è indicato per uno sposo (né tanto meno per un invitato), ma lo si può utilizzare stando molto attenti alle regole, il rischio infatti è quello di essere scambiato per un cameriere.
La giacca è monopetto con un bottone (assolutamente bandito è il doppiopetto), è normalmente nero, ma può essere anche blu scuro o bianco. Il pantalone è nero o blu, non ha il risvolto, e ha una banda esterna di raso.
La camicia è bianca e va tassativamente abbinata ad un papillon, anche se ultimamente viene concessa la cravatta.
Queste ovviamente sono solo semplici regole generali, perché la fantasia degli stilisti non ha limite e spesso vanno proprio contro le norme del bon ton.
Volete vedere una collezione davvero particolare e fuori dagli schemi? Cliccate qui: la collezione Cleofe Finati by Archetipo vi lascerà senza parole!! Alla faccia di chi dice che gli abiti da sposo sono noiosi!!!
Carlo Pignatelli Collezione 2015 - Credits |
L'abito dello sposo, invece, deve essere un grande abito, e la sua eleganza e bellezza devono farlo spiccare tra tutti gli altri uomini.
Ecco alcune regole da seguire per essere impeccabili:
Innanzi tutto, come sempre, gli sposi dovrebbero essere "abbinati" il più possibile, questo significa avere abiti della stessa eleganza, con dettagli in comune, come ad esempio una nota di colore, o dello stesso tessuto o stilista (in particolare per i VIP, tra tutti ricordiamo il matrimonio tra Victoria Adams e David Beckham).
4 luglio 1999 - Abiti di Vera Wang Credits |
L'abito da sposo classico è un tre pezzi, adatto in tutte le situazioni, e riutilizzabile anche in altre cerimonie. Il colore più indicato va dal blu scuro al nero, mentre è bandito il grigio chiaro!!!
La camicia è bianca e con le maniche chiuse ed impreziosite da gemelli. La cravatta classica, di solito in jacquard, può presentare piccolissime fantasie ma non deve essere mai esagerata.
Le scarpe sono nere e stringate, abbinate alla cintura, e le calze sono nere o grigie scure, in base all'abito, e assolutamente al ginocchio!!
Per matrimoni celebrati in mattinata o primo pomeriggio l'abito per eccellenza è il tight, e il bon ton richiede che esso venga indossato anche dal padre dello sposo, i testimoni e che il padre della sposa venga avvisato.
Fausto Sari Collezione 2015 - Credits |
La giacca ha due code arrotondate nella parte posteriore, ha un solo bottone sul davanti e di norma è di colore grigio molto scuro. I pantaloni, invece, sono dritti, senza risvolto e in tessuto classico.
Il gilet è in coordinato con la cravatta, normalmente una Plastron, anche se si può utilizzare una cravatta classica, basta che non sia scura.
L'abito può essere abbellito da gemelli (obbligatori), spillo per la cravatta e, perché no, anche da una Tuba grigia.
Negli ultimi anni ha preso piede anche l'uso del mezzo tight, soprattutto per gli sposi non molto alti, in quanto la forma del tight tende ad accorciare un fisico non altissimo. E' molto simile al tight classico, ma differisce dal suo fratello maggiore per l'assenza delle code nella giacca.
Mezzo tight - Credits Venice Sunset |
Il frac è consigliato solo nelle cerimonie serali, in quanto è un abito molto elegante. Per questo viene di solito utilizzato nelle cerimonie in location suggestive come i castelli.
Frac - Credits Lebole uomo |
La giacca è nera e ha le tipiche code a rondine, anche i pantaloni sono neri con ai lati due bande di raso. Il gilet ha massimo quattro bottoni, è bianco ed in seta, come il papillon, oppure possono essere realizzati in piquet di cotone pesante.
Per quanto riguarda camicia e calze ci si attiene alle regole generali, ma le scarpe devono essere tassativamente lucide in vernice.
L'abito, se indossato all'aperto, può essere arricchito dal classico cilindro.
L'ultimo abito elegante da uomo è lo smoking: esso non è indicato per uno sposo (né tanto meno per un invitato), ma lo si può utilizzare stando molto attenti alle regole, il rischio infatti è quello di essere scambiato per un cameriere.
Smoking - Credits |
La giacca è monopetto con un bottone (assolutamente bandito è il doppiopetto), è normalmente nero, ma può essere anche blu scuro o bianco. Il pantalone è nero o blu, non ha il risvolto, e ha una banda esterna di raso.
La camicia è bianca e va tassativamente abbinata ad un papillon, anche se ultimamente viene concessa la cravatta.
Queste ovviamente sono solo semplici regole generali, perché la fantasia degli stilisti non ha limite e spesso vanno proprio contro le norme del bon ton.
Volete vedere una collezione davvero particolare e fuori dagli schemi? Cliccate qui: la collezione Cleofe Finati by Archetipo vi lascerà senza parole!! Alla faccia di chi dice che gli abiti da sposo sono noiosi!!!
Cleofe Finati by Archetipo - Collezione 2015 Credits |
venerdì 26 settembre 2014
Scarpe: qualche consiglio per trovare quelle più adatte
Tante donne, nonostante ne siano "ossessionate" durante il resto della loro vita, non prestano molta attenzione ad un dettagli fondamentale del loro look per il giorno del matrimonio: LE SCARPE!
Colore... why not? - Credits |
Ebbene si, proprio noi donne che abbiamo scarpiere piene, scatoloni stracolmi, letti contenitori satolli di scarpe, non ci curiamo di loro per quel giorno così speciale, forse perché prese da tutto il resto, o convinte che "intanto non si vedono".
ERRORE!!!
Le scarpe sono un elemento imprescindibile di quel giorno, e devono essere scelte con cura e attenzione. Ovviamente le regole sono fatte per essere infrante, ma con consapevolezza e gusto: il bon ton bisogna conoscerlo, ma si deve decidere di non rispettarlo. E' bandita l'ignoranza.
La parola d'ordine è ABBINAMENTO! Le scarpe, quel giorno più che mai, vanno abbinate in primis all'abito, e secondariamente allo stile del matrimonio. L'abbinamento con l'abito deve avvenire per colore e tessuto. Certamente non è semplice trovare scarpe dello stesso identico colore o tessuto dell'abito, ma una soluzione intelligente è quella di farle ricoprire proprio con un po' di quella stoffa.
Altro fattore fondamentale da tenere a mente è la loro comodità e la nostra dimestichezza sui tacchi: se siamo abituate a portare ballerine e scarpe da tennis tutti i giorni, saremo probabilmente in difficoltà nell'utilizzare un tacco 12. Inoltre pensiamo alla location: sposarci con il tacco a spillo su un prato, credetemi, non è la scelta più saggia: rischiate di sprofondare letteralmente ad ogni passo!
Luxury Shoes - Bridal Collection 2015 - Enzo Miccio Credits |
Sicuramente il tacco slancia, ma sembrare un tirannosauro che cammina sulle uova il giorno del nostro matrimonio, non è cosa auspicata. Meglio scegliere un paio di scarpe più basse ma più portabili, sulle quali sentirci a proprio agio. In questi anni il plateau ci aiuta molto, di tendenza e comodo, rende più confortevole la camminata ma attenzione a non esagerare, l'effetto discoteca è sempre in agguato.
Loriblu 2015 - Credits |
I modelli su cui si dovrebbe orientare la scelta sono le classiche décolleté, scelta sicura e di classe, il modello "Chanel", sempre di tendenza ed eleganti, le open toe e, da qualche anno a questa parte, sono ammessi anche dal bon ton i sandali gioiello.
Ma ogni donna ha la sua scarpa, per questo a volte si lasciano a casa le tradizioni, e si "trasgredisce": ballerine e stivali sono spesso protagoniste dell'outfit da matrimonio.
Jimmy Choo 2015 Modello Nova - Credits |
Loubutin - Credits |
Un tocco di colore? Perchè no!?! Le scarpe, infatti, possono esser anche colorate: nulla vieta di trasgredire, basta farlo con stile! La scelta della scarpa colorata, infatti, potrebbe essere molto elegante ed azzeccata se in pandant con il colore del matrimonio, del bouquet, o dei dettagli del vestito.
Il rosso riscuote sempre molto successo tra le spose trasgressive - Credits |
Ultima regola fondamentale è: siate voi stesse! Seguite il vostro stile ed il vostro gusto prima di tutto!
Una scelta originale: le converse personalizzate per gli sposi - Credits |
Stivali in perfetto stile country - Credits |
domenica 14 settembre 2014
Le partecipazioni: come sceglierle?
Una volta stabilita la data
del matrimonio e confermata la location, il primo passo da fare è quello della
scelta delle partecipazioni.
Nonostante l’era multimediale e sociale in cui viviamo, infatti, rimane ancora ben salda l’idea di inviare un vero e proprio invito alle persone che vogliamo vicine nel giorno del nostro matrimonio.
Nonostante l’era multimediale e sociale in cui viviamo, infatti, rimane ancora ben salda l’idea di inviare un vero e proprio invito alle persone che vogliamo vicine nel giorno del nostro matrimonio.
Credits |
La partecipazione può essere
suddivisa in due parti: una per informare ed invitare chi vogliamo sia presenta
durante la funzione o il rito (la partecipazione vera e propria), ed una per
una cerchia ristretta di invitati che intendiamo invitare anche al ricevimento.
Nella prima andranno inseriti
data, ora e luogo della celebrazione, mentre nell’invito i dati del
ricevimento, sotto cui si è soliti porre la dicitura di derivazione francese
“RSVP”, che serve agli sposi per avere una conferma di quanti parteciperanno
alle loro nozze.
Il bon ton inoltre consiglia
che siano i genitori a annunciare le nozze dei figli solo se questi non siano
già conviventi. In tal caso è consigliabile che siano i futuri sposi ad
annunciare l’evento.
Credits |
Negli Stati Uniti d’America è
uso comunicare ad amici e parenti, soprattutto se lontani, la data delle nozze
anche quando non siano stati fissati i dettagli come chiesa e ristorante,
attraverso il cosiddetto “Save the date”, una sorta di promemoria in modo tale
che gli invitati non prendano altri impegni e si organizzino con ferie e
spostamenti, ove ne sia bisogno. Ad oggi quest’usanza sta prendendo sempre più
piede anche in Italia, soprattutto grazie alla simpatia e all'originalità di
alcuni “save the date”.
Lo stile delle partecipazioni
dovrebbe rispecchiare il più possibile il carattere degli sposi, ma anche e
soprattutto lo stile e il fil rouge del matrimonio. Una partecipazione elegante
e classica, ad esempio, stonerebbe per ragazzi giovani che hanno deciso di
optare per un matrimonio vintage o shabby chic.
Credits |
Inoltre un tocco di classe è sicuramente dato da partecipazioni con uno stile simile, o uguale, a quello che poi verrà usato per il libretto della Messa, il Menù e il Tabelau.
Volete qualche idea? Andate a dare un'occhiata su Etsy, vera e propria fucina di idee, o sulle mie boards tematiche su Pinterest qui e qui.
Credits |
Credits |
Credits |
venerdì 12 settembre 2014
Guida ai modelli e alla scelta dell'abito da sposa
La scelta dell'abito da sposa è sicuramente uno dei momenti più emozionanti dei preparativi al giorno delle nozze. È emozionante in primis per la sposa, ma anche per le persone che la accompagnano, in particolare la mamma che vede la sua bambina, finalmente, diventare definitivamente una donna pronta a iniziare una nuova vita.
Modello "principessa" (o a trapezio): è il classico abito da sposa con scollatura omerale, senza maniche e gonna ampia che in genere dona a tutte le donne. È un abito importante, per cui necessita di alcune accortezze: innanzi tutto più la gonna è voluminosa più la parte superiore deve essere semplice, e sempre per evitare l'effetto "il troppo che stroppia" meglio evitare accessori o comunque limitarli il più possibile.
Modello a tubino: indicato per le figure alte, proporzionate e con delle belle spalle. È un modello molto elegante e fine, ma anche sensuale per la valorizzazione delle forme femminili. Può essere abbellito da ricami e accessori, proprio per smorzare la troppa semplicità delle forme dell'abito.
Credits |
Molte donne pensano e ripensano a quel giorni e a quell'abito sin da quando son bambine, altre invece si avvicinano alla scelta del vestito in modo più freddo e cinico, ma la lacrima e sempre lì pronta a scendere!
Non sempre però l'abito che abbiamo immaginato su di noi per tutta la vita, o il vestito stupendo delle riviste e dei cataloghi poi fa lo stesso effetto quando lo indossiamo, infatti spesso i nostri gusti personali non rispecchiano le caratteristiche fisiche della sposa, o non vanno d'accordo con il tipo di matrimonio che stiamo organizzando.
L'eleganza, l'armonia, lo charme devono sempre essere presenti, coniugate però col nostro gusto, la nostra personalità (che non deve mai essere snaturata) e anche la voglia di stupire e lasciare lo sposo e gli invitati a bocca aperta!
Iniziamo il nostro viaggio nel mondo degli abiti da sposa catalogandoli per modello e vediamo a chi donano di più:
Nicole Spose 2015 - Collezione Colet - Modello Enore Credits |
Modello a sottoveste: poco utilizzato negli ultimi anni, ma di grande effetto per la sua eleganza e sensualità. Il tessuto è leggero, di norma raso, e spesso ha profonde scollature sia per il décolleté che sulla schiena. È indicato per donne alte e slanciate, con forme non troppo pronunciate (se no risulta volgare) e per cerimonie serali.
Modello a sirena: di norma indicato per donne minute. È parente stretto dell'abito a tubino, in quanto ne segue il modello fino alle ginocchia (in base ai modelli) e si ampia come a creare, appunto, la forma della cosa di una sensuale sirena.
David Fielden 2015 - 8314 Credits |
Modello a tubino: indicato per le figure alte, proporzionate e con delle belle spalle. È un modello molto elegante e fine, ma anche sensuale per la valorizzazione delle forme femminili. Può essere abbellito da ricami e accessori, proprio per smorzare la troppa semplicità delle forme dell'abito.
Modello stile impero: indicato per le donne in dolce attesa o con fianchi importanti. Grazie alla gonna morbida e larga che parte subito sotto il seno riesce infatti a nascondere i difetti. È inoltre molto comodo e indicato per matrimoni sulla spiaggia e freschi. Da evitare assolutamente per le spose con poco seno.
Modello con gonna a balze: la gonna è al centro di questo abito importante, gonna che sembra quasi una grande nuvola grazie alla presenza degli strati di tulle ( di solito). Non è indicato per le ragazze basse o morbide per evitare l'effetto "meringa", ma al contrario per le figure alte e slanciate.
Modello a bustier: viene spesso confuso con l'abito da principessa, anche se in realtà è il suo contrario (teoricamente parlando). Il bustino è il protagonista indiscusso di questo modello: stretto, che disegna la figura del corpo grazie alla presenza di stecche e lacci. La lunghezza può variare, ma dovrebbe seguire in modo inversamente proporzionale, l'ampiezza dei fianchi della sposa, mente lo scollo di solito è a cuore o tondo. Data l'importanza del bustino la gonna è semplice e lineare.
Modello a peplo: il peplo è stato grande protagonista della moda 2014. Negli abiti da sposa è indicato per mascherare piccoli difetti, grazie alla sua forma strutturata che ridisegna il corpo e nasconde le forme in eccesso.
Abito corto: indicato per le cerimonie civili o per le spose giovanissime. Bisogna distinguere tra i mini dress, per chi ha belle gambe e da usare esclusivamente in comune, o gli abiti corti che arrivano al ginocchio, indicati invece anche per i matrimoni in chiesa. Sono spesso abiti sbarazzini, per cui non è semplice portarli: dietro l'angolo si celano infatti l'effetto abito della prima comunione o la caduta di stile.
Questa è solo una semplice carellata di tipologie di abito, ma la fantasia degli stilisti non ha mai fine, quindi siate pronte a vederne di tutti i colori!!
Questa è solo una semplice carellata di tipologie di abito, ma la fantasia degli stilisti non ha mai fine, quindi siate pronte a vederne di tutti i colori!!
Iscriviti a:
Post (Atom)